Hai aperto il tuo sito web da qualche mese ormai, hai seguito alla perfezione video su YouTube su come realizzarlo, ma niente! Il traffico non arriva. Qualche visita sporadica, ma mai 20-30 visite al giorno. Oppure, sei in una sorta di situazione di stallo e non riesci ad uscirne.
Bene, calma.
Questa situazione è del tutto normale, soprattutto se il tuo obiettivo è quello di fare traffico con la SEO. Big G è molto più selettivo e per dare un certo valore al tuo sito, ritenendolo autorevole, impiega molto di più di qualche anno fa.
Tralasciamo i social network, per favore, lì ormai se non metti sul piatto decine di euro al giorno non caverai un ragno dal buco.
Oggi vedremo come provare a sbloccare questa situazione e capire come aumentare le visite al tuo sito web, che si un e-commerce, un blog o un sito vetrina.
Nella gestione di un sito web la comunicazione dei contenuti e la stesura degli stessi è fondamentale non solo per gli utenti, ma anche e soprattutto per il motore di ricerca che ci permette di posizionarci nelle prime posizioni delle SERP, ovvero le pagine dei risultati di ricerca.
Il primo consiglio che posso darti, quindi, è quello di non sottovalutare una strategia contenutistica e quindi la SEO.
La SEO non è una singola tecnica o strategia di marketing, ma un insieme di tante piccole accortezze che permettono di aumentare la visibilità del nostro sito e quindi di farci trovare in modo più rapido dagli utenti che ricercano un argomento prima del prodotto.
Ecco quindi le cinque migliori strategie SEO per aumentare le visite al proprio sito gratis.
1. Scrivere contenuti di alta qualità
Quando gestiamo un sito web il modo migliore per aumentare traffico sul sito è quello di scrivere contenuti di qualità.
Ciò significa soffermarsi in primis sull’aspetto grammaticale, senza dubbio molto importante per mantenere sempre viva l’attenzione dell’utente ed offrire un contenuto di qualità.
Sia l’utente che il motore di ricerca desiderano ottenere le informazioni corrette e ben scritte, ottenere una risposta concreta alla domanda che hanno posto deve essere il nostro obiettivo principale.
Se questa non arriva, l’utente cambierà sito e il motore di ricerca rileverà la perdita di un utente e il suo abbandono della pagina penalizzando il nostro sito.
Conosci l’effetto Pogo Sticking? È praticamente un comportamento dell’utente che dalla SERP entra all’interno del sito e subito esce, cercando altri articoli nella pagina dei risultati di ricerca.
Per aumentare click sito è quindi fondamentale studiare l’argomento che si tratta e cercare di essere quanto più precisi possibile, rivolgerci correttamente all’utente considerando a chi stiamo parlando, comunicando solamente le informazioni realmente importanti per lui in quel preciso momento o per una determina ricerca.
L’attenzione tende infatti a calare dopo poco tempo e per questo motivo è consigliabile, per scrivere contenuti di alta qualità, arrivare subito alla definizione del problema e solo successivamente approfondire l’argomento per permettere all’utente di avere un’idea completa.
2. Ricercare parole chiave a lunga coda (long tail keyword)
Chi scrive in ottica SEO su un sito web conosce già le parole chiave (stringhe di parole ricercate dagli utenti). Sfruttare al meglio queste keyword permette di aumentare la visibilità al proprio sito anche in poco tempo. Perché questa strategia sia davvero efficace, però, è bene puntare sulle “long tail keyword”, ovvero le parole chiavi a lunga coda.
Rispetto alle tradizionali keyword con le quali si è abituati a rapportarsi, queste hanno un volume di ricerca inferiore, ma maggiori possibilità di successo in quanto la competitività, nella maggior parte dei casi, non è altissima.
È una strategia sempre più adottata negli ultimi anni, anche se molti ancora oggi tendono a soffermarsi sulle parole chiave generiche, con un alto volume di ricerca ma scarse probabilità di successo
La SEO è una lotta alla conquista, nella migliore delle ipotesi, della TOP 10 per una determinata keyword. Ogni SERP è una battaglia a sé.
Torniamo a noi: le long tail keyword, quindi, permettono non solo di ridurre la difficoltà di posizionamento, essendo poco competitive nel settore, ma anche di rivolgerci in modo particolare e più diretto all’utente, creando una sorta di legame empatico ancora più profondo.
Quest’ultimo infatti, dopo essere arrivo al sito attraverso la parola chiave a lunga coda, sarà sicuramente interessato ad altri articoli che abbiamo scritto nel nostro portale nell’arco degli anni.
Lo sappiamo: è preferibile essere i migliori nella propria nicchia piuttosto che i mediocri nel settore. È questa la chiave che ci permette di posizionarci tra i primi risultati e di aumentare le visite al nostro sito.
Inizia a sfruttare al meglio anche le People Also Ask, che possono darti tantissime idee sia per arricchire il tuo contenuto sia per crearne di nuovi.
Le PAA sono quelle domande, quel box di domande, che trovi a circa metà di ogni SERP e vengono generate in automatico da Google in base alle ricerche fatte dagli utenti, quindi sono estremamente e strettamene correlate tra loro, diverse dalle ricerche correlate.
Capire e utilizzare questo elemento presente nella maggior parte delle SERP ormai può portare dei vantaggi non indifferenti nel ranking.
Considera che queste domande vengono spesso sfruttate per creare dei siti autogenerati ed a differenza di quello che potresti pensare, rankano molto bene, spesso addirittura meglio di siti web curati e gestiti alla perfezione.
Ho scritto anche un piccolo caso studio su LinkedIn 🚀
3. Fare link building e Digital PR
La strategia SEO, come abbiamo visto, si suddivide in tante diverse piccole strategie che permettono a chi gestisce il sito di avere una panoramica completa e di aumentare visualizzazioni sito. Tra queste non possono che essere citate la link building e il digital PR, che se fatte realmente bene possono aumentare sia l’awareness del tuo portale, sia le visite.
La link building è una tecnica che prevede la costruzione di una rete di link in grado di spingere al massimo i tuoi contenuti.
Internet si basa sui link (collegamenti ipertestuali che collegano due risorse tra loro) e anche Google lo fa.
I link sono un po’ come le recensioni per un’attività commerciale. Più le persone parlano di un determinato ristorante, più quel ristorante riceverà clienti.
Lo stesso principio vale per un’attività di link building che si rispetti.
Ne consegue che non è sufficiente scegliere un link a caso da posizionare all’interno della propria pagina, ma che questo deve essere valutato con attenzione per permetterci di ottenere davvero i risultati sperati.
Affinché la link building risulti davvero efficace è utile collegare i link ad anchor text che siano anche parole chiave, in modo da permettere al motore di ricerca di visualizzare prima la pagina.
Il collegamento deve inoltre essere in linea con ciò che è riportato all’interno della pagina, in quanto sia l’utente che il motore di ricerca desiderano ritrovare argomenti in linea con ciò che vie è riportato. Questo permette di aumentare le visualizzazioni al proprio sito gratis.
La Digital PR è invece un’attività che cura le pubbliche relazioni, quindi è un discorso leggermente più avanzato rispetto alla Link Building, anche se molto affine.
Il fine della digital PR è quello di mantenere alta la web reputation dell’azienda o del brand prima della singola pagina del sito. Questo permette infatti di aumentare traffico sul sito in quando gli utenti saranno più interessati a visualizzare gli stessi contenuti o magari quando ricercano il tuo brand
A tal fine può essere quindi utile rapportarsi con le community, legare con gli influencer dello stesso settore, o meglio ancora della nicchia, che possono far aumentare i click verso il tuo sito, ma anche creare campagne online controllando il loro andamento e successo.
4. Crea un piano editoriale ottimizzato
Per incrementare le visite al tuo sito è bene avere un’idea chiara sui contenuti che pubblicherai al suo interno. Che si tratti di un sito vetrina o meglio ancora di un blog, la costanza permette di ottenere maggiori visualizzazioni, quindi un aumento della credibilità da parte del motore di ricerca.
Il piano editoriale deve quindi essere realizzato con largo anticipo ed essere anche programmato quando possibile per permetterci di concentrarci sulla stesura di nuovi argomenti e nuove pagine. Questo serve anche per rispondere alle criticità del momento, ovvero a giorni o periodo in cui non sappiamo cosa pubblicare oppure dobbiamo invertire alcune programmazioni.
Il piano editoriale può essere gestito in diversi modi a seconda della tecnica che più si ritiene adeguata alle proprie esigenze. Possiamo quindi scegliere di utilizzare un calendario online per la gestire la pubblicazione dei contenuti, che possa essere calendar o un altro programma che ricordi con un promemoria di controllare la pubblicazione oppure Excel o Fogli di Google (che personalmente amo).
Non è raro, infatti, scegliere di utilizzare un calendario editoriale realizzato con i fogli di calcolo, all’interno dei quali è possibile, eventualmente, inserire anche note riguardo il contenuto da pubblicare.
Se i contenuti devono essere condivisi con un cliente o tra collaboratori, l’utilizzo di un piano editoriale digitale potrebbe risultare una soluzione più pratica e veloce.
Per realizzare un piano editoriale che si rispetti dovrai effettuare una keyword research avanzata, ovvero uno studio di mercato in grado di individuare ogni bisogno dell’utente e sulla base di quello generare dei contenuti chiari e belli da leggere.
Non esiste una frequenza di pubblicazione precisa, ma più articoli pubblicherai per un determinato settore, più Google sarà ben disposto a considerarti come autorevole nella tua nicchia.
5. Aggiorna i vecchi contenuti
Dopo aver realizzato i contenuti non dobbiamo abbandonarli. L’errore che spesso si commette è di pensare che, dopo aver scritto il contenuto in ottica SEO, possa essere lasciato lì in eterno nell’attesa che sia visualizzato.
In realtà è sempre bene ricordare, agli utenti e al motore di ricerca, la presenza di quel determinato testo pubblicato nel sito e per farlo è necessario rivederlo.
Una strategia efficace è quella dell’aggiornamento dei vecchi contenuti.
Modificare una frase, un’immagine o anche aggiornare il testo sulla base di nuove ricerche e nuove scoperte, aiuta il motore di ricerca a visualizzare di nuovo quella pagina, accrescere la sua credibilità e quindi posizionarla in alto tra le ricerche.
Per aggiornare un vecchio contenuto non sono necessari grandi cambiamenti, non mi fraintendere. Un esempio è l’aggiunta di un link verso una risorsa d’interesse per l’utente oppure, se non c’è da cambiare nulla, solamente aggiornare la data con l’ultima modifica/revisione fatta.
Buona SEO,
Michele.
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