Stai cercando una guida per ottimizzare la SEO On-Page del tuo portale, estremamente pratica e ricca di informazioni di cui non sempre si parla? Sei sicuramente nel posto giusto.
Prenditi qualche minuto, perché quello che troverai scritto qui sotto non sempre si trova online e alcuni concetti sono molto “tecnici”
Pronti? Via!
La SEO On Page (Search Engine Optimization On-Page) si riferisce all’ottimizzazione SEO tecnica di elementi individuali di una pagina web per renderla più visibile e di alta qualità agli occhi dei motori di ricerca e degli utenti.
Questo tipo di SEO si concentra su aspetti interni del sito web che sono direttamente sotto il controllo del proprietario del sito, a differenza della SEO Off-Page (sostanzialmente la link building) che si occupa di fattori esterni come i backlink da altri siti.
La SEO On-site è la base di partenza per una buona SEO, per poter indicizzare al meglio il tuo portale ed i tuoi contenuti per determinate keyword o parole chiave.
Perché fare SEO On-Page? Cos’è la SEO On Site? Scopriamolo…
La SEO OnPage è una componente fondamentale per qualsiasi strategia online efficace, poiché agisce direttamente sugli elementi del sito web che, una volta ottimizzati, permettono di guadagnare visibilità nei risultati dei motori di ricerca.
Una buona pratica SEO On site contribuisce ad aumentare il traffico organico, che è estremamente prezioso per i siti web in quanto è gratuito e tende ad attrarre utenti altamente interessati ai contenuti o ai servizi offerti.
L’adozione di tecniche SEO On Site, come l’ottimizzazione delle parole chiave, l’uso di meta tag descrittivi, la creazione di contenuti di qualità e ottimizzazione in ottica seo delle immagini, non solo migliora la comprensione del sito da parte dei motori di ricerca, ma rende anche l’esperienza utente più gratificante.
Un’altra area chiave della SEO On-Page è l’ottimizzazione della velocità di caricamento della pagina, che è essenziale per mantenere gli utenti sul sito e ridurre la percentuale di abbandono.
Assicurarsi che il sito sia mobile-friendly è cruciale in un’era in cui la navigazione mobile è preponderante. Proprio in questi giorni Google ha dichiarato che il rollout è terminato.
Una struttura del sito chiara e una navigazione intuitiva contribuiranno a mantenere gli utenti sul sito più a lungo, riducendo il tasso di rimbalzo e aumentando le possibilità di conversione.
L’implementazione di dati strutturati tramite lo standard di schema.org e URL SEO friendly sono altri aspetti della SEO On-Page che aiutano i motori di ricerca a interpretare meglio il contenuto del sito, contribuendo a migliorare la seo.
La SEO per ecommerce è leggermente diversa alla fase di ottimizzazione on page di un sito vetrina, anche se le informazioni che trovi qui sotto sono tutte valide per entrambe le tipologie, ti consiglio comunque di leggere il mio articolo dedicato al mondo dei negozi digitali.
Quali sono i principali fattori SEO On-Page?
Attraverso l’analisi e l’ottimizzazione di diversi elementi chiave, la SEO On-Page mira a creare delle fondamenta solide per una presenza online competitiva e duratura. Nel seguente paragrafo, esploreremo i principali fattori e elementi che caratterizzano la SEO On-Page, delineando come ciascuno contribuisca a formare una strategia comprensiva per conquistare una posizione di rilievo nei risultati dei motori di ricerca, migliorare l’esperienza utente e, in ultima analisi, aumentare il traffico organico e le conversioni:
Ottimizzazione della scelta delle keyword
L’ottimizzazione della scelta delle keyword è una fase cruciale nella SEO On-Page, che si basa principalmente su un’attenta keyword research per identificare le parole chiave più rilevanti e adatte al contenuto del sito.
Questo processo iniziale di keyword research comprende l’analisi del volume di ricerca, la concorrenza, e la pertinenza delle parole chiave rispetto al contenuto e ai servizi offerti dal sito.
Attraverso strumenti specifici, è possibile ottenere una comprensione chiara delle keyword che il pubblico target utilizza per cercare prodotti, servizi o informazioni correlate.
Una volta identificate le parole chiave giuste, l’ottimizzazione procede con l’inserimento strategico di queste keyword nei titoli, nelle meta descrizioni, negli URL, e nel corpo del contenuto.
Questa integrazione aiuta i motori di ricerca a comprendere meglio la tematica e il valore del sito, favorendo un miglior posizionamento nei risultati di ricerca.
L’adozione di variazioni semantiche e ottimizzazione seo on page per keyword a coda lunga possono arricchire l’approccio SEO, rendendo il contenuto più naturale e in sintonia con le diverse modalità con cui gli utenti formulano le loro ricerche.
L’ottimizzazione della scelta delle keyword non è un’attività una tantum, ma un esercizio continuo che necessita di analisi e aggiustamenti regolari per mantenere il sito competitivo nel dinamico ambiente del SEO, assicurando contemporaneamente che il sito web continui a rispondere in modo efficace alle esigenze e alle aspettative del suo pubblico.
Ottimizzazione dei meta title e meta description
L’ottimizzazione dei meta tag è un altro aspetto cruciale per quanto riguarda ottimizzare on page. I meta tag sono frammenti di codice HTML che forniscono informazioni ai motori di ricerca e agli utenti sul contenuto di una pagina web o anche di una landing page.
Due dei meta tag più importanti sono il meta title e il meta description.
- Meta Title:
- Il meta title, o titolo della pagina, è un elemento cruciale che aiuta i motori di ricerca a comprendere l’argomento principale della pagina. Dovrebbe includere la parola chiave o query di ricerca principale ed essere accattivante per incoraggiare gli utenti a cliccare sul risultato.
- La lunghezza ideale del meta title è tra i 50 e i 60 caratteri, per assicurare che venga visualizzato correttamente nei risultati di ricerca.
- Meta Description:
- La meta description fornisce una sintesi del contenuto della pagina. Anche se non influisce direttamente sul ranking, una meta description ben scritta può aumentare il tasso di clic (CTR) migliorando l’attrattività del risultato.
- La lunghezza ideale della meta description è tra i 150 e i 160 caratteri.
Per testare i meta data e capire se e come verranno visualizzati all’interno della SERP di Google, puoi utilizzare: https://mangools.com/free-seo-tools/serp-simulator
Questo piccolo tool ti permetterà di inserire i tuoi dati ed avere un’anteprima chiara di ciò che DOVREBBE avvenire in SERP.
Perché dovrebbe?
Perché Google tenderà spesso a riscrivere tutto.
Dati strutturati e Schema.org
I dati strutturati sono un modo organizzato di fornire informazioni ai motori di ricerca riguardo al contenuto di una pagina web.
Essi aiutano i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto della pagina, permettendo una rappresentazione più accurata e informativa nei risultati di ricerca, spesso sotto forma di rich snippet.
Schema.org è una specifica comune supportata dai principali motori di ricerca (come Google, Bing, Yahoo e Yandex) che fornisce una collezione di schemi, ovvero tipi di dati strutturati che possono essere utilizzati per marcare informazioni sul web. Gli schemi coprono una vasta gamma di tipologie di contenuto, come eventi, persone, prodotti, ricette, recensioni e molti altri.
L’implementazione di dati strutturati attraverso Schema.org può notevolmente migliorare il posizionamento sui motori di ricerca, fornendo agli utenti informazioni più dettagliate e pertinenti che possono influenzare la decisione di cliccare sul tuo sito rispetto ad altri nei risultati di ricerca.
Architettura e navigazione del sito web
L’architettura e la navigazione del sito web sono elementi cruciali che influenzano sia l’usabilità del sito sia la sua performance nei motori di ricerca.
Un’architettura del sito ben progettata aiuta a organizzare il contenuto in modo logico, rendendo facile per gli utenti trovare le informazioni che cercano, e per i motori di ricerca indicizzare il sito in modo efficace.
La navigazione intuitiva, d’altra parte, guida gli utenti attraverso il sito in modo fluido, migliorando l’esperienza utente e incentivando gli utenti a rimanere sul sito più a lungo.
Una struttura chiara e logica del sito facilita anche la distribuzione del valore di link (link juice) in tutto il sito, che è un fattore importante per la SEO.
Un’architettura del sito ben progettata dovrebbe avere una gerarchia chiara con un numero limitato di livelli, preferibilmente non più di tre o quattro, e dovrebbe permettere agli utenti di raggiungere qualsiasi pagina del sito con pochi clic.
Questo tipo di struttura non solo rende il sito più user-friendly, ma aiuta anche i motori di ricerca a scoprire e indicizzare le pagine più facilmente.
La navigazione del sito dovrebbe essere costruita pensando sia agli utenti sia ai motori di ricerca. Menù di navigazione chiari, breadcrumb (tracciati di navigazione) e una mappa del sito ben organizzata sono tutti elementi che contribuiscono a una navigazione efficace.
Questi elementi aiutano gli utenti a capire dove si trovano all’interno del sito e come possono raggiungere altre sezioni o pagine di interesse.
Ottimizzazione delle immagini
L’ottimizzazione delle immagini è un aspetto vitale della SEO On-Page che contribuisce a migliorare la velocità di caricamento delle pagine e l’esperienza utente, oltre a fornire ai motori di ricerca informazioni contestuali sul contenuto della pagina.
Quando le immagini sono ottimizzate correttamente, possono anche generare traffico attraverso la ricerca di immagini.
Prima di tutto, le immagini dovrebbero essere ridimensionate e ottimizzate per il web. Immagini grandi e pesanti possono rallentare notevolmente il tempo di caricamento della pagina, che a sua volta può influenzare negativamente il ranking nei motori di ricerca e l’esperienza utente.
Strumenti di compressione delle immagini possono ridurre le dimensioni del file senza compromettere la qualità visiva.
In secondo luogo, l’uso di parole chiave pertinenti nei nomi dei file e nelle etichette alt (testo alternativo) delle immagini può fornire indicazioni preziose ai motori di ricerca sul contenuto della pagina.
L’attributo alt è particolarmente importante poiché fornisce una descrizione testuale delle immagini, che può essere utile per gli utenti con disabilità visive e in caso le immagini non vengano caricate correttamente.
La scelta del formato giusto per le immagini può anche fare una grande differenza. Ad esempio, i formati JPEG e WebP offrono una buona qualità con dimensioni di file ridotte rispetto al formato PNG.
Elemento | Descrizione | Nota |
---|---|---|
Ridimensionamento e Compressione | Ridimensiona e comprimi le immagini per ridurre le dimensioni del file. | Utilizza strumenti di compressione delle immagini. |
Nomi dei File | Utilizza parole chiave pertinenti nei nomi dei file delle immagini. | Separare le parole con trattini, ad esempio: “parola-chiave.jpg”. |
Attributo Alt | Fornisci una descrizione accurata dell’immagine utilizzando l’attributo alt. | Essenziale per l’accessibilità e la SEO. |
Formato dell’Immagine | Scegli il formato dell’immagine più adatto. | Preferisci formati come JPEG o WebP per immagini con molti colori. |
Internal linking e schemi di link interni ben organizzati
L’Internal Linking è una pratica fondamentale nell’ambito della SEO che consiste nel creare collegamenti (link interni) tra diverse pagine all’interno dello stesso sito web.
Questi collegamenti interni permettono agli utenti di navigare facilmente attraverso il sito e aiutano i motori di ricerca a comprendere la struttura e la gerarchia del sito, facilitando l’indicizzazione delle pagine.
Un schema di link ben organizzato è essenziale per distribuire il valore di link, spesso definito come “link juice” o “pagerank”, attraverso il sito in modo efficace.
Questo valore è un indicatore della reputazione e dell’autorità del sito agli occhi dei motori di ricerca, e una buona struttura di linking interno può aiutare a migliorare il ranking delle pagine su termini di ricerca specifici.
Molto importante rispetto ad una corretta gestione dell’internal linking è il Click Depth o profondità di Click.
Il concetto per avere una profondità di click ben impostata è semplicemente quello di avere tutte le pagine ad una distanza di massimo 3 link dalla home.
Ovviamente la cosa varia di caso in caso, ma in linea di massima è questo.
Basta fare SEO On-Page per posizionarsi?
In un panorama digitale sempre più competitivo, limitarsi alla SEO On-Page potrebbe non essere sufficiente per conquistare e mantenere posizioni di primo piano nei risultati di ricerca.
È l’armonia tra la SEO On-Page e Off-Page che crea una strategia SEO robusta e comprensiva, pronta a navigare attraverso le sfide del marketing digitale.
La SEO On-Page può bastare per settori poco competitivi, dove non c’è la necessità di spingere troppo per ottenere risultati.
Per SERP (pagina dei risultati di ricerca) ancora più competitive, invece, i link la fanno ancora da padrona. Purtroppo sono un investimento imprescindibile per ottenere i risultati sperati.
Differenza tra SEO On Page e SEO Off Page
La SEO On-Page è quella pratica che si focalizza sugli elementi interni del sito, come la struttura di navigazione (o alberatura), l’ottimizzazione delle parole chiave, la velocità di caricamento delle pagine e la creazione di meta tag ottimizzati.
Questa forma di SEO ha l’obiettivo di rendere un sito web più leggibile e comprensibile sia per gli utenti che per i motori di ricerca, migliorando direttamente la qualità e la visibilità del sito.
D’altro canto, la SEO Off-Page si estende oltre i confini del sito, abbracciando tutte quelle attività esterne che contribuiscono a costruire l’autorità e la reputazione online del sito.
Queste attività includono, ma non sono limitate a, la creazione di backlink di qualità, il marketing sui social media, e la gestione della reputazione online.
Mentre la SEO On-Page getta le fondamenta per una presenza online solida, la SEO Off-Page lavora per fortificare e amplificare questa presenza nel vasto ecosistema digitale.
Entrambe sono vitali per una strategia di ottimizzazione per i motori di ricerca ben realizzata.
Concetto di EEAT nella SEO odierna
L’acronimo EEAT in ambito SEO rappresenta quattro pilastri fondamentali valutati da Google per determinare la qualità e l’usabilità di un sito web.
- “Esperienza” indica l’esperienza di un autore in un determinato settore.
- “Competenza” si riferisce all’accuratezza e all’attendibilità delle informazioni fornite.
- “Autorevolezza” riguarda il riconoscimento dell’autore o del sito da parte di esperti esterni, ad esempio attraverso recensioni positive o citazioni
- “Affidabilità” valuta la sicurezza del sito e la veridicità delle informazioni presentate.
Questi elementi contribuiscono a creare un ambiente online più informativo e sicuro, influenzando la posizione del sito nei risultati di ricerca di Google.
La velocità è un fattore di Ranking? Assolutamente si, vediamo come migliorarla.
La velocità è un fattore di ranking?
Assolutamente sì, vediamo come migliorarla. La velocità di caricamento delle pagine è un fattore cruciale per l’esperienza utente e, di conseguenza, per il posizionamento SEO.
Quando si parla velocità di caricamento e Google è impossibile non far riferimento ad alcune metriche CHIAVE prese in considerazione da Google: i Core Web Vitals.
Come già anticipato, sono un insieme di metriche che Google utilizza per valutare l’esperienza dell’utente su una pagina web:
- Largest Contentful Paint (LCP): Misura il tempo necessario per caricare il contenuto principale di una pagina. Un buon LCP è inferiore a 2.5 secondi.
- First Input Delay (FID): Valuta il tempo che intercorre tra il primo input dell’utente (come un clic) e la risposta del browser. Un buon FID è inferiore a 100 millisecondi.
- Cumulative Layout Shift (CLS): Quantifica la stabilità visiva, misurando la frequenza e l’entità degli spostamenti inaspettati del layout durante il caricamento. Un buon CLS è inferiore a 0.1.
- Interaction to Next Paint (INP)prende in considerazione tutte le interazioni dell’utente e si focalizza sulla peggiore (ovvero quella con il tempo di risposta più lungo)
Un sito veloce non solo rende gli utenti più felici, ma è anche premiato da Google con posizioni più alte nei risultati di ricerca.
Per migliorare la velocità del tuo sito, è possibile ottimizzare le immagini riducendone le dimensioni, utilizzare la memorizzazione nella cache, minimizzare il codice CSS e JavaScript, ed utilizzare una rete di distribuzione dei contenuti (CDN) per ridurre i tempi di risposta del server.
Implementando queste strategie, potrai notare un miglioramento significativo nella velocità del tuo sito e, di conseguenza, nel tuo ranking SEO.
Se hai un sito in WordPress, ti consiglio di leggere anche la mia guida sull’ottimizzazione della velocità di WP.
Non puoi, nel 2023, avere un sito web lento. Che sia un e-commerce, una landing page o un blog, le tecnologie che hai a disposizione ti permettono di ottenere ottimi risultati, quindi applica tutto quello che serve per massimizzare la velocità di caricamento del sito web.
Questo ad esempio è un portale basato sul CMS WordPress, all’interno ci sono circa 10 plugin (tutti indispensabili per il corretto funzionamento di tutte le caratteristiche del sito).
Riassumendo, ecco cosa devi prendere in considerazione quando ottimizzi CWV:
Metrica | Descrizione | Obiettivo |
---|---|---|
LCP | Tempo di caricamento del contenuto più grande | < 2.5 secondi |
FID | Tempo di risposta alla prima interazione | < 100 ms |
CLS | Stabilità visiva della pagina | < 0.1 |
INP | Tempo di risposta a tutte le interazioni | Da definire |
Il concetto di Crawl Budget e le scansioni di Google
Hai un sito piccolino? Prendi questo paragrafo solo come conoscenza, anche perché al 99% il tuo sito non ha bisogno di questa ottimizzazione.
Se parliamo, invece, di un portale o e-commerce da migliaia di pagine, allora leggi attentamente quanto segue.
Il “Crawl Budget” si riferisce alla quantità di risorse che i motori di ricerca, come Google, alloca per la scansione (o “crawling”) di un sito web.
Anche le risorse di Google, per quanto immense, non sono infinite! Ogni portale ha una sua % di risorse allocate per un tempo X al giorno. Sta a noi permettere al crawler di scansionare quante più pagine possibili a parità di tempo.
Nella GSC trovi una voce, all’interno di impostazioni > statistiche di scansione, che ti permette proprio di controllare quante pagine vengono scansionate e qual è il tempo medio di risposta del server.
Più il tempo di risposta è alto, meno saranno le pagine scansionate.
Guarda questa immagine:
Come vedi i picchi in BLU verso l’alto spesso corrispondono con un picco ARANCIONE inverso. L’arancione è proprio il tempo di risposta, quindi più è basso e più Google sarà in grado di scansionare un maggior numero di pagine.
Il crawl budget varia da sito a sito, prendendo in considerazione la natura del portale (news, vetrina, corporate, e-commerce) ed anche in base all’anzianità del sito stesso.
Un portale giovane avrà poco Crawl Budget assegnato, in via preventiva, così da evitare di sprecare risorse e perdere soldi (ahimè i datacenter costano un botto).
Quindi, tornando al discorso della velocità, è importante avere anche una macchina in grado di performare al meglio anche sotto stress.
Se vuoi ho scritto una guida sui migliori hosting WordPress, io ad esempio mi appoggio spesso a CloudWays, che è facilmente configurabile.
Avere un sito performante e metterlo su una macchina lenta è assolutamente la cosa più sbagliata di tutte.
Vuoi fare un test? Utilizza il tool https://www.bytecheck.com/ e scopri il tempo di risposta del server.
Per Google un valore accettabile è 200ms.
Quando iniziare ad ottimizzare la SEO On-Page?
Da subito o prima di subito.
Non dare retta a chi dice: “Ah, la SEO può aspettare, tanto i risultati si vedono tra mesi”.
Non è proprio così, la SEO deve essere il punto di partenza per la costruzione del tuo sito web o se non è più possibile avviare un progetto SEO oriented, allora ti consiglio di metter mano al tuo portale ed iniziare ad ottimizzarlo al meglio già da oggi stesso.
Armati di coraggio, fai una buona SEO Audit o analisi SEO del tuo portale ed inizia ad ottimizzare tutto l’ottimizzabile.
Quindi, alla domanda: “quando iniziare a fare SEO On-Page?”
Ti rispondo: “da ieri.”
Quali strumenti utilizzare per ottimizzare la SEO On-Page?
Ce ne sono veramente un’infinità. Ogni giorno, soprattutto dopo l’avvento della AI, escono nuovissimi strumenti SEO che ti permettono di fare la qualsiasi.
Alcuni di questi strumenti sono realmente utili, altri invece non hanno nessun senso di esistere, a mio avviso.
Ecco, però, qualche strumento imprescindibile per la SEO On-Page, che dovrei utilizzare (o imparare ad utilizzare) quanto prima:
- Screaming Frog SEO
- Log File Analyser
- Google Search Console
- Semrush, Seozoom o Ahrefs
- Google Analytics
- Google Pagespeed Insight
Ricorda che la SEO non sono gli strumenti, quelli sono solo un mezzo, l’unico strumento realmente necessario è il tuo cervello 😉 e la capacità di poter analizzare i dati a tua disposizione.
Ora puoi conquistare tutte le SERP di Google!
Buona SEO,
Michele
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