Cosa sono le keyword nella SEO e come trovare le giuste parole chiave per i tuoi contenuti?
Cos’è una keyword? Partiamo dall’inizio…
Quando parliamo dei motori di ricerca e della Search Engine Optimization, una keyword è un qualsiasi termine cercato su Google ed il risultato della ricerca porta a 1 o più risultati in SERP.
I tuoi contenuti, quindi, dovranno essere ottimizzati per queste parole chiave, affinché escano nei risultati di ricerca di Google ed il potenziale cliente riesca a trovarti.
Qui in basso trovi l’esempio della parola chiave “migliori automobili elettriche“.
Bene, fatte le dovute premesse, andiamo un po’ in profondità e vediamo cosa sono le keyword e quali tipologie di keyword esistono (e che puoi sfruttare all’interno dei tuoi progetti).
Quali tipologie di keyword esistono?
- Focus Keyword: Sono termini generali, brevi e altamente competitivi, che generano un elevato volume di ricerche. Queste parole chiave, come “scarpe”, presentano solitamente una concorrenza elevata.
- Long Tail Keywords: Questi termini sono più specifici e dettagliati rispetto alle parole chiave di testa, e di conseguenza meno competitivi. Spesso si tratta di frasi più lunghe e puntuali, che identificano un bisogno preciso dell’utente.
- Keyword LSI (Latent Semantic Indexing): Sono parole o frasi strettamente correlate alla keyword principale, utilizzate dai motori di ricerca per comprendere il contesto in cui viene utilizzata la parola chiave principale.
- Keyword Locali: Queste parole chiave sono strettamente legate a una specifica area geografica e vengono utilizzate per targettizzare una determinata popolazione locale.
Ora, ecco una tabella riassuntiva per una visione più chiara:
Tipo di Keyword | Descrizione |
---|---|
Focus Keyword | Termini generali, brevi, altamente competitivi e con alto volume di ricerche. |
Long Tail Keywords | Termini più specifici e dettagliati, meno competitivi, solitamente frasi lunghe. |
Keyword LSI | Parole o frasi correlate alla keyword principale per definire il contesto. |
Keyword Locali | Parole chiave legate a una specifica area geografica per targettizzare un pubblico locale. |
Queste tipologie di keyword svolgono ruoli diversi in una strategia SEO, e la loro efficace combinazione può migliorare significativamente la visibilità online e il traffico verso il tuo sito
Intento di ricerca delle keyword
Gli intenti di ricerca rappresentano il motivo o l’obiettivo che spinge un utente a eseguire una ricerca su Google Search. Conoscere l’intento di ricerca è fondamentale per ottimizzare il contenuto e le parole chiave in modo che corrispondano alle esigenze e alle aspettative degli utenti. Ecco i principali tipi di intenti di ricerca:
- Keyword Informazionali: L’utente cerca informazioni su un argomento specifico. Esempi di query potrebbero essere “Come fare un caffè espresso” o “Storia della seconda guerra mondiale”.
- Keyword Navigazionali: L’utente ha l’intento di raggiungere un sito web o una pagina specifica. Ad esempio, digitando “Facebook login” o “Amazon”.
- Keyword Commerciali: L’utente esplora opzioni per un futuro acquisto ma potrebbe non essere ancora pronto per l’acquisto. Esempi di query sono “migliore smartphone 2023” o “recensioni aspirapolvere”.
- Keyword Transazionali: L’utente ha l’intenzione di compiere un’azione specifica, come un acquisto. Qui, le query includono termini come “compra iPhone 12” o “prenota volo per New York”.
Come vedi ho inserito un nuovo concetto, quello di “Query”, se vuoi approfondire il discorso e capire la principale differenza tra keyword e query, leggi il mio articolo.
Quali keyword scegliere per posizionare i tuoi contenuti?
Ok Michele, sono arrivato fin qui, ma ora come faccio a scegliere la giusta keyword?
Ti consiglierei in primis di partire dal tuo articolo. Di cosa stai parlando? Da lì poi andrai a selezionare, tramite i diversi strumenti già citati in precedenza, la keyword con maggior traffico.
Ma attenzione: non pensare di creare un articolo e questo si posizioni immediatamente.
Dovrai riuscire a creare una serie di articoli, il primo in grado di rispondere ad un keyword più generica ed il resto degli articoli che rispondono a domande o comunque a keyword inerenti al main content.
Facciamo un esempio:
Vuoi parlare dei migliori zaini per fare trekking.
Sicuramente dovrai creare un articolo che parla di “migliori zaini per fare trekking“, ma non basta.
Infatti, andando ad effettuare una ricerca su tool come Seozoom per “zaino da trekking” scopriremo che ci sono tante keyword correlate, anche con un buon traffico, che hanno bisogno di essere approfondire per creare un campo semantico degno di nota.
Un campo semantico è un insieme di parole o espressioni che sono collegate tra loro per significato. Queste parole condividono un tema o un concetto comune, e la loro relazione semantica le raggruppa in un “campo” specifico.
Non puoi pensare di inserire tutte quelle keyword all’interno di un unico articolo e posizionarlo per 10-20-30 parole chiave.
Non esiste più quel tipo di SEO.
Ricapitolando, non si tratta tanto di inserire la giusta keyword, ma di creare la giusta Topical Map.
Fai sempre una keyword research ad hoc, è il primo step di una strategia SEO di successo, poiché riuscirai a trovare le long tail keyword (le parole chiave a coda lunga sono più semplici da posizionare) partendo da una keyword specifica.
Perché non devi sovraottimizzare?
Come ti dicevo poco fa, ottimizzare troppo un contenuto, riempirlo di keyword non ha più senso e rischi di andare incontro alla problematica del Keyword Stuffing.
In pratica Google potrebbe accorgersi che stai forzando troppo la mano con le parole chiave all’interno del testo e rischi di penalizzare parte o tutto il tuo portale.
Perché rischiare? Non ha molto senso.
Ad oggi Google è in grado di capire alla perfezione cosa stai scrivendo, quindi ti servirà solamente posizionare le giuste keyword nel testo ed il gioco è fatto.
Nulla di più, nulla di meno.
Competitività della parola chiave nella SEO
La competitività di una keyword, spesso indicata come “keyword difficulty” o “difficoltà della parola chiave“, è una metrica che indica quanto sia difficile posizionarsi nelle prime pagine dei risultati dei motori di ricerca (SERP) per una specifica parola chiave.
Esistono tantissimi fattori che influenzano questa metrica, su tutti:
- Volume di ricerca: il volume di ricerca, che approfondiremo tra poco, è la metrica che rappresenta il numero di volte che una determinata parola chaive è stata rilevata in un lasso di tempo specifico (normalmente si parla di mese).
- Competitività della SERP: quali sono i siti web che stanno già rankando per quella parola chiave? Con chi dovrai scontrarti in SERP? Questo è sicuramente un fattore da tenere in considerazione, poiché un conto è scontrarsi contro Peppe il panettiere, che magari non sa neanche di avere un sito web, un contro è scontrarsi con colossi come Amazon, Zalando o eBay, ad esempio.
- Profilo link dei competitor: quali sono i link che hanno in ingresso i competitor? Stanno mettendo in pratica una strategia di link building? Da tenere in considerazione, perché se è un settore dove si vive solo ed esclusivamente grazie ai link (guarda il settore Gambling o Adult), allora devi farlo anche tu. Ecco, la competitività di una keyword viene valutata anche sulla base di questo.
- Intento di ricerca: eccoli qua, sono tornati. Anche per valutare quanto sia competitiva o meno una keyword, gli intenti di ricerca fanno la loro parte. Spesso intenti di ricerca informativi sono più semplici da posizionare rispetto ad intenti di ricerca commerciali o transazionali.
- Livello di ottimizzazione SEO dei competitor: come se la cavano con la SEO i competitor? Se in SERP ci sono solo siti fatti 15 anni fa, con una grafica ridicola ed un’ottimizzazione SEO scarsa, allora ci sono ottime chance per conquistare la vetta, anche in poco tempo.
È importate ricordare che ogni strumento SEO online ha il suo metodo per valutare la competitività di una keyword:
- Seozoom -> KD (Keyword Difficulty)
- Semrush-> KD (Keyword Difficulty)
- AHrefs -> Difficoltà delle parole chiave
- ecc…
Come ti dicevo, non tutti gli strumenti di ricerca adottano le stesse metriche, quindi prendi sempre quei dati come punto di partenza e non come verità assoluta.
Volume di ricerca nelle keyword
Il volume di ricerca di una keyword è una stima del numero di volte che quella parola chiave specifica viene cercata in un motore di ricerca in un determinato periodo, di solito espresso in ricerche mensili.
Questo indicatore è fondamentale nel SEO perché fornisce un’idea della popolarità e della domanda di una determinata parola chiave.
Un volume di ricerca elevato indica che la parola chiave è comunemente ricercata, suggerendo un grande interesse da parte degli utenti che navigano su internet e può star a significare che per quella parola c’è una maggiore concorrenza (non sempre è così).
D’altra parte, le parole chiave con un volume di ricerca più basso possono indicare nicchie più specifiche o meno popolari, che potrebbero essere meno competitive ma altrettanto preziose per raggiungere un pubblico mirato.
La comprensione del volume di ricerca aiuta a determinare quali parole chiave potrebbero guidare più traffico verso un sito e quali potrebbero richiedere strategie di contenuto più mirate.
È importante capire, inoltre, che entrano in gioco aspetti come la stagionalità che potrebbero comunque alterare il volume di ricerca per un breve periodo di tempo.
Pensa alla kw “Albero Di Natale” questa keyword avrà un picco sicuramente elevato nei mesi invernali, soprattutto Novembre e Dicembre, per poi abbassarsi sempre più fino ad arrivare a zero nei mesi estivi.
Come fare una keyword research (in breve)
Per la ricerca delle parole chiave giuste puoi affidarti al Google Keyword Planner di Google Ads (che è gratuito) o strumenti a pagamento come Seozoom, Semrush o Ahrefs, giusto per citarne alcuni.
Non dovrai far altro che partire dal tuo macro argomento, inserirlo nel box di ricerca di uno degli strumenti che ho citato ed il tool farà tutto il lavoro sporco, andando a rilevare quelle che sono tutte le parole chiave più affini all’argomento di partenza (fai sempre attenzione anche al search intent, un intento commerciale spesso richiede un contenuto diverso rispetto ad un intento informativo).
Sta a te, poi, andare a selezionare le giuste parole chiave e approfondirle a loro volta sempre con la piattaforma SEO che hai scelto di utilizzare. Alla fine avrai una lista delle keyword dalla quale partire per poter iniziare o ampliare il tuo progetto web.
Mi raccomando, da questa lista puoi anche partire per creare un’alberatura o struttura di navigazione ad hoc.
Ho già scritto un articolo dettagliato su questo aspetto, clicca qui per leggerlo ed approfondire la tua ricerca.
Tutto chiaro?
Ora sta a te selezionare le giuste keyword per il tuo progetto ed iniziare a scalare le vette di Google.
Buona SEO,
Michele 😉
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