Ahia! Niente sito su Google? Bel problema.
Non disperare però, ci sono dei consigli SEO di base che potrebbero aiutarti a far indicizzare (e magari posizionare 😉 ) il tuo sito web sul motore di ricerca più utilizzato al mondo: Google.
Hai il sito web più bello del mondo, ma cercando su Google i tuoi prodotti/servizi o addirittura il tuo nome, il portale non esce. Questo è un problema serio e deve essere risolto quanto prima, perché stai lasciando sul piatto pubblico estremamente interessato ai tuoi prodotti.
Innanzitutto, stai facendo le giuste ricerche?
Per farlo, inserisci nella barra di ricerca di Google “site:nomesito.it“, ovviamente sostituisci “nomesito.it” con il tuo dominio.
Il risultato dovrebbe essere più o meno questo.
Se vedi, sotto c’è la scritta “Circa 72 risultati“. Quindi Google ha in indice le pagine del mio sito web, tutto ok! 🙂
Il problema è quando invece di un qualsiasi numero c’è 0 o 1 risultato, in quel caso ci sono delle attività che bloccano la corretta indicizzazione del portale.
Quali potrebbero essere le cause?
Sito bloccato da Robots.txt
Digitando l’url per andare ad intercettare il file incriminato.
Ad esempio: https://miosito.it/robots.txt
Se al suo interno dovessi trovare una sintassi simile a questa, significa che il sito è bloccato:
User-agent: *
Disallow: /
Stai utilizzando WordPress? Allora vai sotto impostazioni > lettura e assicurati che sia disattivata la spunta “scoraggia i motori di ricerca“
Non stai utilizzando WordPress? Allora il tuo CMS avrà sicuramente una sezione dedicata al robots.txt.
Altrimenti, limitati a modificare solo il file via FTP.
Sito bloccato da .htaccess
Problema molto simile al precedente, ma la soluzione è di livello avanzato, in quanto questo file è un file chiave per un sito web e modificarlo in modo errato potrebbe comportare il malfunzionamento del sito stesso.
Dal file .htaccess è possibile bloccare l’accesso ai crawler, consentire l’accesso solo a determinati IP o altre modifiche simili.
Ti consiglio di leggere il resto della guida e lasciare questo come ultimo step.
Sito in noindex e nofollow
Soprattutto utilizzando RankMath, potresti non accorgerti di un eventuale blocco da parte di WordPress nel robots.txt, poiché una volta abilitata la spunta “scoraggia i motori di ricerca” lui andrà ad intervenire direttamente nel codice HTML, andando a modificare i parametri di index.
<meta name="robots" content="noindex" />
Bhè, nulla di più semplice. La procedura sarà sempre la stessa. Sotto Impostazioni > Lettura dovrai rimuovere la spunta dall’ultimo box.
Server troppo lento (errori 500 o caricamento troppo lento)
Un altro ostacolo alla corretta indicizzazione potrebbe essere la lentezza del tuo server. Se il tuo sito impiega un’eternità a caricare, Google potrebbe non essere disposto ad aspettare.
L’usabilità è una delle chiavi per un buon posizionamento, quindi assicurati di avere un hosting veloce e affidabile.
Immagina Google come un semplice utente che sta navigando il sito e si trova di fronte una pagina bianca o addirittura con un errore 500, quindi errore da parte del server. Come si sentirebbe? Frustrato.
Se il tuo sito somiglia più a una lumaca che ad un fulmine, è ora di prendere in considerazione l’ottimizzazione delle immagini, l’utilizzo di un CDN, o anche di cambiare fornitore di hosting.
Penalizzazione in atto
Penalizzazione in corso? Non dovresti temere nella maggior parte dei casi, ma se il tuo sito è vecchio o lo hai acquistato da poco con dei contenuti già pubblicati, allora ti consiglio di controllare la sezione degli avvisi di Google Search Console, potresti trovare una spiacevole notifica.
Google potrebbe aver penalizzato il tuo sito per pratiche scorrette o contenuti di bassa qualità.
Per risolverlo c’è poco da fare, se non rimuovere i contenuti penalizzanti o apportare le modifiche del caso.
Nuovo sito
Il tuo sito è nuovo e non ha molti contenuti? Beh, Google potrebbe semplicemente non averlo ancora notato. I nuovi siti possono richiedere un po’ di tempo prima di essere indicizzati. Non disperare!
Continua a produrre contenuti di qualità, costruisci link autentici e condividi il tuo sito sui social media. Sei sulla strada giusta, devi solo dare a Google il tempo di trovarti. Sii paziente, i buoni risultati richiedono tempo!
Tra qualche paragrafo ti spiegherò una piccola tecnica in grado di velocizzare il processo di indicizzazione.
Problemi di sicurezza (malware)
Se il tuo sito è stato infettato da malware, Google se ne sarà sicuramente accorto. Nessuno vuole indirizzare gli utenti verso un sito che potrebbe danneggiarli.
Assicurati di avere protezioni aggiornate e scannerizza regolarmente il tuo sito alla ricerca di software dannosi. Se trovi qualcosa di sospetto, puliscilo immediatamente. La sicurezza prima di tutto, giusto? 🛡️
Come risolvere e indicizzare rapidamente il sito
Partiamo da un concetto basilare, quanto frainteso da molti: indicizzare non significa posizionare.
Ripetiamolo fino allo sfinimento.
Indicizzare una pagina significa permettere a Google di memorizzarla nel suo database di informazioni, ma non è detto che la vedrai subito in prima pagina per una determinata keyword.
Insomma, per risolvere il problema, dopo aver controllato che tutti i punti dell’elenco precedente siano effettivamente risparmiati, basterà seguire questi step:
- Collega il tuo sito web alla Google Search Console, se non sai come fare, ti lascio il mio video che lo spiega in breve.
- Inserisci la sitemap.xml nell’apposita sezione della Google Search Console;
- Invia la home page a Google, inserendo l’URL completo all’interno della barra di ricerca e cliccando su “Richiedi Scansione“.
Fatto? Ora dai tempo a Google di elaborare la cose et voilà, il gioco è fatto.
Entro qualche giorno, digitando nuovamente il comando “site:nomesito.it” troverai il tuo sito in indice.
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