
Lo sappiamo tutti.
Se hai un sito web, ti occupi di SEO o stai gestendo il sito web della tua azienda ti sarai sicuramente imbattuto/a in uno spiacevole problema: Google impiega troppo tempo ad indicizzare nuove pagine.
Già, da qualche mese ormai sembrerebbe esser diventato abbastanza “pigro” con i nuovi contenuti, soprattutto se il sito web è nuovo.
C’è chi parla di problemi, c’è ci invece afferma che sia solamente un problema dovuto ad un risparmio di risorse da parte di Google.
Non si sa bene chi ha o meno ragione, quello che posso dirti è che il problema effettivamente esiste e non è da sottovalutare. Esistono dei piccoli trucchetti, che non sempre funzionano, ma che possono comunque aiutare a velocizzare il processo di indicizzazione nei motori di ricerca.
Partiamo con il dire che tra indicizzazione e posizionamento esiste una differenza enorme:
- Indicizzazione: Google scansione il tuo contenuto e lo tiene in memoria.
- Posizionamento: Google ritiene che il tuo contenuto sia realmente valido e lo mostra all’utente nella posizione X durante una sua ricerca. Questa posizione può variare nel tempo, fino a raggiungere anche le prime posizioni in prima pagina per una particolare parola chiave. Viceversa, nel tempo è possibile perdere posizionamento per diverse ragioni.
Ok, specificato questo, possiamo andare avanti con l’articolo.
Partiamo con il presupposto che Google può o meno prendere in indice le pagine del tuo sito web, ma queste, se di norma rispettano tutte le linee guida del motore di ricerca, saranno comunque memorizzate nell’indice.
Possiamo vedere un report di quante e quali pagine sono state prese in indice da Google nella sezione “Coperture“.

Sito nuovo? Google sarà mooolto lento a scansionarlo
Mi è capitato negli ultimi mesi di lanciare diversi progetti e uno di questi in particolare tardava a partire. Tutto ottimizzato alla perfezione, ho verificato la proprietà all’interno di Google Search Console, inviato correttamente la sitemap.xml e pushato l’URL tramite lo strumento “Controlla URL” che si trova in alto.
Nulla. Non si muoveva mezza foglia.
Come me ne accorgevo? Basta controllare il report della copertura del sito, fare un site:nomesito.it o controllare nuovamente l’URL dopo qualche minuto e vedere che Search Console continua a dire:

Devo dire abbastanza frustrante. Anche perché questa situazione si è ripetuta per diversi giorni, ogni mese. Allora mi sono messo a testare e ti posso assicurare che ho fatto veramente di tutto. Dalle cose più “semplici” alle cose più impensabili e complesse.
Partiamo dal principio: “come posso controllare se un URL è in SERP?”.
La risposta è abbastanza semplice, poiché ti basterà utilizzare un’operatore particolare nella ricerca di Google, ovvero:
#nella barra di ricerca inserire questa stringa
site:miosito.it
A questo punto Google ti restituirà tutto quello che ha in memoria del tuo portale, compresi sottodomini o siti web con protocolli diversi.
Bene, ora le possibilità sono tre: vedi tutte le pagine del tuo portale, vedi solo alcune pagine del tuo sito (quelle più vecchie) o non vedi nessun risultato.
Consiglio 1: Invia l’URL a Google tramite “Controlla URL”
La tecnica più semplice, che molto spesso è anche una prassi adottata da molti consulenti SEO e non solo, è quella di inviare l’URL tramite lo strumento controlla URL di Google Search Console.
Questo fino a qualche anno fa permetteva di avere in indice la tua pagina dopo 10-15 minuti dall’azione di controllo, oggi non è più sufficiente.
Puoi farlo, ma non avrai quasi sicuramente i risultati sperati.
Consiglio 2: Modifica la sitemap.xml
Se hai già inviato la sitemap.xml tramite l’apposita sezione all’interno della Search Console, ti consiglio di rimuoverla ed aggiungerla nuovamente, così da spingere Google a scansionare nuovamente il tuo sito ed i suoi contenuti.
Ho trovato giovamento con questa tecnica solo per alcuni portali, soprattutto quelli che andavano da 10 a 30 giorni di anzianità.
Consiglio 3: Cambio indirizzo IP
Questa soluzione non è sempre semplice, ma per un paio di progetti mi ha aiutato a superare il blocco di Google nell’indicizzazione. Era un progetto costituito da poche pagine, quindi non eccessivamente grande.
Sono riuscito a migrare il portale su un nuovo server, con indirizzo IP dedicato, ed ho aspettato che Google recepisse questo switch.
Una volta fatto il cambio ho verificato la proprietà in un nuovo account di Google Search Console e Google magicamente ha iniziato a prendere in indice i miei articoli.
A questo punto ho pensato che pubblicare molti siti web sullo stesso server in poco tempo può far insospettire Google, pensando si tratti di una procedura mirata a fare SPAM.
Consiglio 4: Aggiornamento dei contenuti
Molti di noi sfruttano WordPress per creare i propri siti web o blog, quindi aggiornare i contenuti non è poi così difficile. Anche se pubblicati da relativamente poco, consiglio di aggiornare costantemente gli articoli ed inviare gli articoli a Google tramite la Search Console.
Ovviamente non lasciare gli articoli uguali, ma prova ad arricchirli con più informazioni, magari più aggiornate. In questo modo riusciamo a dimostrare a Google che siamo effettivamente sul pezzo e non è il classico articolo come tanti altri online.
In questa fase sarà necessario distinguersi dalla massa e non fare le cose come le fanno gli altri.
Consiglio 5: Google API Indexing
Uno step sicuramente più complesso, ma che mi ha aiutato nella maggior parte dei casi di “ritardo” di indicizzazione.
Le API Indexing di Google consentono a chiunque abbia verificato il proprio portale tramite la Search Console di fare un push forzato dell’URL.
Questo metodo è veramente molto veloce, ma non è adatto a tutti a livello di implementazione.
Considera che avevo un progetto letteralmente bloccato, Google non passava neanche a scansionare le nuove pagine nonostante i contenuti ottimizzati al 100%.
Ho impostato le Google API Indexing e sono riuscito ad indicizzare il sito in pochissime ore.
Ma cosa fanno di preciso?
- Aggiornamento URL
- Rimozione URL
- Conoscere lo stato di indicizzazione di un URL
Ti lascio la guida ufficiale di Google per la loro implementazione: https://developers.google.com/search/apis/indexing-api/v3/quickstart?hl=it
Se utilizzi Rankmath, cosa che ti consiglio vivamente, ecco la guida ufficiale per la loro implementazione.
Una volta attivato all’interno del plugin, potrai gestire la pubblicazione dei tuoi articoli e spingere un URL ogni volta che lo desideri: o dopo una modifica o dopo una nuova pubblicazione.
Buona SEO,
Michele.
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